Benzema, con il sangue negli occhi

Benzema vuole parlare... e fa parlare la gente. Soprattutto per Valdebebas, dove si sta schiacciando dal 19 novembre, quando Deschamps gli ha preparato l'aereo per tornare a Madrid, dopo aver subito un -lieve- infortunio al quadricipite della gamba sinistra. "Mi dispiace, ma devi andare", furono le sue parole. E Karim, incredulo (si vedeva arrivare agli ottavi), non è tornato. La frustrazione della situazione ha riempito il suo serbatoio di rabbia e da allora è stato ultra motivato. Incanalare le emozioni a volte è difficile, ma se ci si riesce... è automaticamente dinamite. E come AS ha potuto apprendere, nel Real Madrid City sta circolando la voce che Karim voglia seriamente vendicarsi.
Per 'rispondere' a tanti con gol. Tornando ad essere il giocatore che ha abbagliato la scorsa stagione e si è imposto, con i suoi meriti (44 gol in 46 partite; di cui cinque nelle tre grandi rimonte europee), il Pallone d'Oro. , essendo 13 ° in squadra, dietro Rüdiger (1.001') e Rodrygo (1.360'), tra gli altri. Ha solo sei gol e, per la prima volta da quando è approdato a Chamartín nell'estate del 2009, è rimasto senza segnare in una fase a gironi di Champions League. Gli infortuni e la "fatica muscolare" lo hanno appesantito. Ma è già passato.
Si è allenato per settimane senza un briciolo di dolore. 'Finalmente', penserà, dopo mesi di instabilità. Un percorso iniziato il 6 settembre a Glasgow e che gli ha fatto saltare il 43% delle partite di questa stagione (nove delle 21). Prima: Maiorca, Lipsia e il derby al Metropolitan. Tornò, giocò due partite e nacquero le ormai famose due parole: 'affaticamento muscolare'. Un'ombra che lo ha perseguitato qualche tempo dopo e ha generato un enorme dibattito, rendendolo invisibile nelle settimane che hanno preceduto il Mondiale (nelle ultime sei partite ha giocato solo 26', insignificanti e poco impegnativi, contro il Celtic). Da lì al Qatar. E da Doha, a Madrid. In totale, questa stagione accumula 63 giorni in infermeria.
Ma... tabula rasa. Questa è la domanda. Dopo il 'disprezzo' di Deschamps, il chip è cambiato e sta sudando a Valdebebas come nessun altro. Recupero forza in palestra, ritmo nelle amichevoli e fiducia negli spogliatoi. È un altro, quello di prima. Chi lo vede quotidianamente assicura che non è motivato, ma ultramotivato. Che tutto ciò che gli è successo in questi ultimi mesi viene usato come benzina per riempire il suo particolare serbatoio della fame. Che ha un desiderio abissale di vendicarsi. Il suo atteggiamento è indomabile e nel club sono eccitati per decreto. Perché vedono Benzema affilare le zanne per il ritorno della competizione. E sono parole grosse.
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