Le proteste sociali hanno lasciato più di un miliardo di soles in perdite
Dopo le intense proteste e le rivolte generate in tutto il Paese, il ministro Álex Contreras, capo del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), si è rivolto ai media per fornire alcuni dettagli sul suo portafoglio e sulle manifestazioni.
Le rivendicazioni di diverse associazioni cittadine sono iniziate mercoledì scorso, 7 dicembre, dopo il giuramento di Dina Boluarte, allora vicepresidente, alla presidenza della repubblica. Il dignitario ha sostituito l'ex presidente Pedro Castillo, che ha perpetrato un autogolpe non sostenuto dalle Forze Armate (FF.AA.) e dalla Polizia Nazionale (PNP).
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Attualmente, Castillo Terrones rimane detenuto nel carcere di Barbadillo dopo aver ricevuto 18 mesi di detenzione preventiva, dalla magistratura, nell'ambito delle accuse contro di lui per il reato di ribellione, abuso di potere, tra gli altri.
“C'è una perdita media giornaliera di 100 milioni di suole. Dobbiamo considerare che in alcuni giorni lo stop ha avuto un impatto maggiore rispetto ad altri", ha riferito finora Contreras Miranda sul rapporto economico.
Il funzionario ha ricordato che 18 regioni del Perù sono rimaste con le strade bloccate da manifestanti e altri vandali, generando un conflitto sociale che ha avuto un impatto negativo sull'economia del Paese.
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Nei vari giorni di proteste, che finora hanno provocato almeno 26 morti, si sono registrati anche saccheggi, distruzioni di proprietà private e strutture pubbliche.
“Il conflitto sociale ha generato effetti economici significativi, sia regionali che settoriali, perché ha colpito i trasporti, il turismo, il commercio, i servizi e l'attività mineraria; inoltre, l'impatto sull'agricoltura è stato notevole”, ha riferito il Ministro dell'Economia.
La National Society of Industries (SNI), a sua volta, ha riferito che durante questo periodo c'è stata una perdita economica di S/ 3.200 milioni nella produzione a livello nazionale.
D'altra parte, il ministro Álex Contreras ha evidenziato che atti di vandalismo e manifestazioni sociali hanno danneggiato 35 proprietà pubbliche e private in varie regioni. Tra le province più colpite a livello nazionale ci sono Ayacucho, Cusco, Puno, Lima, Ucayali, Cajamarca, Huancavelica, Apurímac e Arequipa.
"Il danno che si è verificato all'infrastruttura non viene preso in considerazione e che, appunto, con parte degli interventi del piano 'Con Punche Perú' cercheremo di rimediare", ha detto davanti ai media.
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Il funzionario, che sarà responsabile della presidenza durante il viaggio di Alberto Otárola (primo ministro) in Brasile, ha osservato che il conflitto sociale ha significato un duro colpo per il Paese, poiché vari settori sono stati più colpiti di altri.
Finora la Presidente Boluarte si è recata in diverse regioni del Paese, insieme ai suoi ministri di Stato, per parlare con i gruppi sindacali, le organizzazioni e le popolazioni che si sono mobilitate nelle strade. Il governo si prepara a una possibile ripresa delle proteste a gennaio del prossimo anno.
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